I ristoranti in tutto il mondo stanno vivendo un momento molto difficile per le restrizioni imposte dai governi per contenere il diffondersi del coronavirus COVID-19.
Molte realtà hanno dovuto tristemente licenziare gran parte del personale per rimanere a galla con i bilanci.
Altre hanno dovuto chiudere completamente perché non in grado di sostenere i costi.
In generale, la maggior parte dei ristoratori si è trovata completamente spiazzata e incapace di affrontare il problema.
Alcuni però hanno reagito. Hanno preso in mano la situazione ed escogitato soluzioni geniali per rispondere alla crisi.
Alcune attività hanno usato strategie classiche di buon senso e che dovrebbero essere la norma anche in tempi non sospetti.
Altre hanno lavorato più di… fantasia. Il punto 5 più in basso è geniale.
In questo articolo ti racconto 7 strategie che i ristoranti in tutto il mondo stanno usando per reagire al lockdown 2020.
Ecco una scaletta se vuoi navigare più facilmente tra i 7 esempi:
- Comunicazione
- Consegna a domicilio
- Live streaming
- Sterilizzazione del pacco con lampade UV
- Ristorante drive through
- Non solo il conto sullo scontrino
- Entra solo chi sta bene
Pronto?
Iniziamo.
1 – Comunicazione!
Troppo scontato?
Certo!
È proprio questo il bello di questo punto, la sua semplicità.
Comunicare deve essere la base di ogni attività, non solo nel settore ristorazione.
Parlare con i clienti, farli sentire parte di un ecosistema, essere trasparenti al 100%, condividere i successi e i momenti difficili è veramente l’essenza del marketing.
In questo modo un’attività commerciale o un professionista riesce a creare fiducia ed empatia con le persone, le fa sentire a suo agio.
“Se c’è fiducia c’è casa” prendendo in prestito il motto della Barilla 🙂
Ah capiamoci.
Questo non vale solo per questo difficile 2020.
Un’azienda DEVE comunicare!
In qualsiasi momento. Durante gli alti e i bassi. Condividendo le stelle Michelin o le recensioni positive ma anche parlando dei problemi e delle critiche dei clienti.
Alcuni ristoranti hanno capito quanto la comunicazione sia fondamentale, soprattutto in periodi del genere.
Nonostante siano chiusi, personale a casa, conti in rosso, problemi di ogni tipo…stanno comunicando. E i clienti affezionati gli sono vicini.
Alcuni hanno fatto spontaneamente partire delle campagne di crowdfunding per supportare economicamente il loro ristorante preferito.
Insomma se hai un ristorante e ancora non lo stai facendo, il mio consiglio è quello di iniziare a comunicare con i tuoi fan.
Usa un blog, una pagina facebook, un profilo instagram, email, whatsapp, telegram, il buon vecchio telefono o anche i segnali di fumo se fosse necessario.
Ti interessa? Leggi questo articolo su come un ristorante può comunicare in questo periodo di quarantena.
2 – Consegna a domicilio
Take away. Delivery. Cibo da asporto. Consegna a domicilio.
Chiamalo come vuoi ma questa cosa sta funzionando.
Chi già lo faceva prima si è trovato il terreno pronto per un aumento della domande del 90% (dato Coldiretti) dall’inizio della crisi COVID-19.
Ma tanti ristoranti si sono attrezzati da zero per preparare il cibo e consegnarlo a domicilio.
Hanno ristrutturato velocemente parte del locale per la preparazione degli ordini e la gestione del personale per rispettare le distanze di sicurezza.
Purtroppo non tutti si sono ancora attrezzati per le consegne di cibo a domicilio.
Ci sono chiaramente tutta una serie di regolamenti e procedure da rispettare e non tutti i locali sono purtroppo idonei.
3 – Live streaming
Va bene ora passiamo a qualche esempio più estroso.
Un ristorante in Cina si è inventato un format geniale non solo per fare consegne a domicilio ma anche e soprattutto per coinvolgere i clienti.
Immagina di ordinare a domicilio un pacchetto con tutto il necessario per preparare una ricetta. Praticamente alimenti crudi non cucinati.
Poi ad una precisa ora del giorno, lo chef del locale si connette in streaming e inizia a spiegare come preparare la ricetta insieme a tutti i clienti connessi da casa.
Quanto può connettere ed entrare in empatia un ristorante del genere?
I clienti saranno perennemente legati a quel locale.
Non solo per il cibo, ma per l’esperienza.
Non credo che tutti siano in grado di riprodurre la ricetta al 100%. Ma fidati che tutti i clienti si saranno divertiti e un’esperienza piacevole è il motivo per cui un business esiste.
4 – Sterilizzazione del pacco con lampade UV
Questo punto è per i più tech e smanettoni.
Alcune attività a Seattle negli Stati Uniti, si stanno attrezzando per il “no-contact delivery”.
Il cibo viene lasciato in speciali contenitori con all’interno delle lampade UV per sterilizzare il contenuto.
Il cliente può così andare a ritirare il pacco sterilizzato senza entrare in contatto con il fattorino.
Questa tecnica fa leva sul senso di sicurezza che instaura nel cliente.
C’è da dire però che non è ancora provato che le lampade UV distruggano effettivamente ogni traccia del virus COVID-19.
5 – Ristorante “drive through”
Ok questo lo devi vedere, le parole non renderebbero.
Un ristorante di Francoforte, in attività dal 1807 e con solitamente più di 200 coperti si è adattato alla crisi…ma a modo suo.
Ha trasformato l’ingresso del locale in un “drive through”.
I clienti passano davanti il locale, ordinano e ricevono il cibo pronto senza mai scendere dalla macchina e senza mai entrare in contatto con nessuno.
Geniale!
6 – Non solo il conto sullo scontrino
“Come possiamo rassicurare i nostri clienti che il cibo che consegnamo è sicuro?”
Questo è quello che si sono chiesti molti ristoratori in Cina nelle ultime settimane.
La soluzione adottata maggiormente è quella di segnare sulla ricevuta dell’ordine, la temperatura di chiunque abbia maneggiato il cibo: dallo chef, al cameriere fino al “delivery boy”.
Soluzione semplice ma che aumenta la fiducia dei clienti.
7 – Entra solo chi sta bene
In America il lockdown è arrivato molto dopo rispetto all’Europa, per non parlare dell’Italia.
Alcuni ristoranti a Los Angeles si sono attrezzati con termometri a infrarossi per misurare la temperatura a tutti i clienti prima di entrare nel locale.
L’idea non è servire tachipirine a chi ha la febbre chiaramente, ma far percepire il locale come un luogo sicuro. Tutti i clienti presenti sono consapevoli che nel locale nessuno ha la febbre.
Una tattica da tenere a mente per quando il lockdown finirà in Italia.
Conclusioni
Sono sicuro che tante altre menti creative stanno lavorando per rispondere con prontezza a questo strano 2020.
Se tu che leggi hai un ristorante e stai adottando qualche soluzione particolare e stravagante, faccelo sapere nei commenti. Potrebbe essere utile ad altri tuoi colleghi in difficoltà.
Se invece ti senti in balia degli eventi, non comunichi e non fai delivery…contattaci. Magari insieme possiamo venirne fuori con una soluzione.
A presto,
Valerio